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PER SPOSTARE I BANCHI (CANTO)
Sposta piano il tuo banco
ma che gioia ma che incanto
tralalà là là là, ogni cosa ben si fa.


SECONDA PARTE (CANTO)
Tenendoci per mano, mano, mano,
un cerchio noi facciamo piano, piano.


CHIEDERE PER FAVORE
Se qualcosa vuoi avere
devi dire “per piacere”:
il piccin gentile e buono
dice grazie ad ogni dono.
Se gli chiedono un favore
lo fa tosto e di buon cuore
e saluta per benino
con la voce e con l’inchino.
Non fa scherzi con la mano
che son scherzi da villano,
non si mette il dito in bocca
e il nasino non si tocca;
usa dir mattino e sera
al Signor la sua preghiera.


LE PICCOLE COSE
Spunta qua e là tra i sassi della strada
qualche ciuffetto d’erba e qualche stelo.
Vi brilla su una goccia di rugiada,
e in quella goccia si riflette il cielo.
Se guardi bene le piccole cose
trovi le grandi, le meravigliose.


PER UN BIMBO DISTRATTO
Gigi cerca il suo berretto,
dove mai l’avrà cacciato?
Nei cantucci, sotto il letto,
va a cercare affannato,
fruga, cerca, smania, pesta…
poi s’accorge che l’ha in testa!


PER CUCIRE
Tiro di sopra tiro di sotto
con l’ago e il filo faccio un cappotto,
faccio un cappotto per tutti quanti
col filo e l’ago io vado avanti.
Non vado avanti per quella “via”
questa è davvero una magia.


PER MODELLARE
Con mano piccolina voglio ben modellare.
Gira e rigira, la debbo riscaldare.
Quel che farò non ti deve preoccupare:
sono un artista e so che debbo fare!


A FINE GIORNATA
Di lavorare ho terminato
riposi adesso ciò che ho imparato
e viva nel profondo del mio cuore
per darmi forza, saggezza e amore
perch'io sia buono nel profondo
per tutti gli uomini e per il mondo.
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PER IL FLAUTO (CANTO)
La mano sinistra la mano del cuore
la mano sinistra va su.
la mano destra, la mano del buon giorno
la mano destra va a giù


PER IL SILENZIO (CANTO)
“Lana” che passi che aiuti il lavor
porta nei cuori silenzio e calor.


STARE BEN DRITTO
Il rospo si sa
benissimo sta
col ventre appoggiato
sull’erba del prato,
ma tu sei un bimbetto
e un rospetto
per non diventare
ben dritto hai da stare.


PER LA PITTURA (IL MARRONE)
Giallo e Rosso
saltano a più non posso,
saltan di più
ed incontrano il Blu.
Si prendon per mano
e guarda caso strano
nasce in ogni stagione
un caldo e bel marrone.



PITTURA
(ARANCIONE, VIOLETTO, VERDE)
Noi siamo il rosso e il giallo
facciamo insieme un ballo
e per combinazione
vien fuori l’arancione.
Noi siam l’azzurro e il rosso
giriamo a più non posso,
uniti con affetto
formiamo il violetto.
Noi siamo il giallo e il blu
ci rincorriam su e giù,
ciascun dei due si perde
e salta fuori il verde.


PER SALTARE LA FUNE
Un saltello:
e sul prato s’apre un fiore addormentato.
Due saltelli:
e sul pino già svolazza un uccellino.
Dieci salti e poi cento:
guizza nel fiume un pesciolin d’argento.
Gira di qua, gira di là:
saltar la fune è una felicità.



PER IL TELAIO
Filo, filetto mio, non ti stancare,
se tanto io ti faccio camminare.
Debbo io sol tirar con questo dito,
se vuoi che dal telaio esca l’ordito.
Vieni qui, di sopra e poi di sotto:
or devo io suonare il bel fagotto.
Ma cosa dico, cosa dico mai?
Qui riporrò il mio flauto… lo sai?