LA GATTA NERINA La gatta Nerina che gira in cucina che va sotto il letto ci trova un confetto, confetto che è duro lei batte il tamburo, tamburo che è vecchio lei va sotto il secchio, il secchio è bagnato lei l’ha rovesciato. C’ERA UNA VOLTA… C’era una volta un pizzicagnolo, cagnolo, cagnolo, cagnolo, cà, che aveva sciolto lo scilinguagnolo, guagnolo, guagnolo, guagnolo guà. Era sua moglia una pettegola, tegola, tegola, tegola, tè, che sempre in chiacchiere s’impegola, pegola, pegola, pegola, pè. Tutto il giorno si bisticciano, ticciano, ticciano, ticciano, tì, e i vicini raccapricciano, pricciano, pricciano, pricciano, prì. Tutti insieme scaramucciano, mucciano, mucciano, mucciano, mù, e l’un l’altro si sbertucciano, tucciano, tucciano, tucciano, tù. Poi si mettono su un bel fronzolo, ronzolo, ronzolo, ronzolo, rò, e fanno in giro un bel ballonzolo lonzolo, lonzolo, lonzolo, lò. (Lina Schwarz ) LA LUNA IN MEZZO AL CIELO C’è la luna in mezzo al cielo, c’è un bel fiore sullo stelo. C’è il mugnaio nel mulino, c’è un ragazzo col violino. C’è il comignolo sul tetto, nel pollaio c’è il galletto. C’è nel bosco l’usignolo, nella pigna c’è il pinolo. Sopra l’albero c’è un nido, c’è la rena in mezzo al lido. Nella culla c’è un bambino, nella casa un frugolino. Dopo il giorno c’è la sera, dopo cena la preghiera. Gli occhi e il naso son nel viso, e gli Angeli in Paradiso. . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . | IL CALESSINO Pian pianino, pian pianino ce ne andiam col calessino a trovar Nonna Teresa, se n’è andata a far la spesa, a trovare Zia Silvana, se n’è andata alla fontana, a trovar Nonno Clemente, se n’è andato alla sorgente, a trovar Zio Salvatore, se n’è andato a cercar more, a trovare Zio Simone, se n’è andato alla stazione, a trovare Zio Michele, se n’è andato a coglier mele, a trovar Zio Sigismondo, se n’è andato per il mondo, c’è soltanto lo Zio Pietro che ci fa tornare indietro. BELLA BELLA LA PADRONA Sega segante le pecorine bianche, l’uovo del colombo Gesè ci manda il sonno. Sonno sonnaio la festa di gennaio, gennaio va alla festa con tre corone in testa. Passa il fante con tre cavalle bianche, bianca la sella bianco lo straccale, la padrona è bella! Bella, bella, la padrona, brutta, brutta la garzona.
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